Figli nel curriculum: si o no?

Figli nel curriculum: si o no?

Indicare i figli nel curriculum è buona norma oppure va completamente evitato? Cosa dice la legge italiana in materia? E come ci si deve comportare per evitare di fornire informazioni non necessaria o, al contrario, fornire informazioni troppo generiche? La questione è di attualità e chiama in causa diverse cose. In questa guida cerchiamo di darti gli strumenti per valutare se e quando è opportuno inserire la presenza di figli sul cv e come comportarsi.

I figli sul cv e il problema della privacy

Le informazioni sulla propria famiglia, così come lo stato civile o anche l'indirizzo di casa, sono considerate sensibili e dunque vanno trattate con estrema sensibilità. Si tratta di dati che vanno forniti con estrema cautela a degli estranei ed è per questo che bisogna ricordare che quando inviamo il nostro curriculum, stiamo facendo girare informazioni su di noi che possono finire in mani sbagliate. Per questo, la scelta se indicare o meno i figli nel curriculum va ponderata attentamente.

La discriminazione lavorativa a causa della situazione di famiglia

Ricordati che la legge italiana non impone assolutamente che su un cv vengano inseriti dati personali, i quali sono considerati sensibili e dunque protetti dalla legge sulla privacy; ciò significa che teoricamente un'azienda non può discriminare un candidato che sta cercando lavoro, valutandone la vita personale ma praticamente nessuno può evitare che succeda.

Può però capitare che un candidato venga discriminato, a prescindere dalle sue esperienze e dalla sua professionalità, proprio perché sul cv ha specificato determinate informazioni: anche se il Decreto Legislativo 276/2003 vieta la discriminazione in fase di selezione, bisogna ricordare che questa può avvenire e il candidato non ne sarà mai a conoscenza.

Anche se la legge lo vieta, un candidato può essere discriminato per via della sua situazione famigliare.

Non esiste obbligo di indicare se abbiamo figli o meno sul curriculum

Ribadiamo che non esiste nessuna legge e nessun obbligo non scritto che prevede di indicare la presenza o meno di prole sul nostro curriculum. Questo perché in fase di selezione la vita personale di un candidato non viene considerata e per questo motivo lo stesso candidato deve trattarla come riservata.

E' bene dunque chiedersi, nel momento in cui si sta redigendo il cv e si dece decidere se far sapere al recruiter se si hanno figli:

darei questa informazione di persona ad uno sconosciuto? Per quale motivo? E quali sono i motivi per i quali la mia prole deve essere inserita sul mio cv?

Una volta trovata la risposta, i motivi per cui inserire o non inserire i propri figli sul curriculum sono più semplici da capire.

Indicare figli nel curriculum: i pro

Quando ci si candida per una posizione lavorativa lo scopo è fare bella figura a livello professionale.

Ma non è un caso se per alcuni datori di lavoro conoscere pezzi di vita personale del candidato è quasi fondamentale:

lo scopo è stabilire un legame più diretto con il candidato e, allo stesso tempo, capire quanta dedizione nei confronti dell'azienda può avere se assunto.

La trasparenza può essere un'arma a tuo vantaggio:

se ti candidi per una posizione che potenzialmente potrebbe richiedere di lavorare fuori l'orario classico di lavoro per esigenze straordinarie, mettere in chiaro che hai dei figli da cui tornare può essere la base di partenza in caso di richieste extra.

Indicare figli nel curriculum: i contro

Alla luce di quanto sopra, la trasparenza può essere un'arma a tuo vantaggio ma, ovviamente, anche un'arma a tuo svantaggio.

Infatti un datore di lavoro può essere alla ricerca di un candidato flessibile, che sia disponibile a lavorare anche fuori orario e che non abbia problemi: se anche sei tu il candidato giusto e non avresti problemi a lavorare fuori orario pur avendo una famiglia, il tuo potenziale datore di lavoro potrebbe decidere di scartarti per evitare di ritrovarsi scoperto in caso di necessità.

Inoltre, si potrebbe sostenere:

  • un recruiter non ha bisogno di avere informazioni sulla tua vita privata ma deve essere messo al corrente di tutta la tua esperienza e la tua professionalità, valutandoti solo in virtù di queste due cose.

Quando è consigliabile indicare la presenza di figli nel cv?

Esistono dei casi in cui inserire i figli nel cv può essere una buona idea a prescindere dai pro e dai contro legati a questa scelta. Facciamo un paio di esempi:

Esempio 1:

Sei una maestra di asilo nido? Dichiara apertamente che hai dei figli e che sai come gestire le esigenze dei piccoli, facendo modo di enfatizzare il legame esistente tra la tua preparazione professionale e la tua esperienza personale.

Esempio 2:

Ti candidi per una posizione all'estero o in un'altra località. Nel caso in cui la selezione vada a buon fine, devi spostarti con tutta la tua famiglia. In questo caso il tuo cv deve riportare che sei disponibile al trasferimento e che dovrai spostare tutta la tua famiglia: si tratta di un'informazione dalla quale non puoi prescindere perché un datore di lavoro potrebbe preferire un'altra tipologia di candidato oppure non prevedere ricollocamento per tutti i membri della famiglia.

Dunque esistono delle situazioni in cui dare maggiori informazioni personali può agevolare un candidato rispetto agli altri, ma si tratta di situazioni da valutare volta per volta (e dunque anche il cv va personalizzato in base all'annuncio di volta in volta).

Figli sul cv: come funziona all'estero?

A differenza dell'Italia dove inserire o meno certi dati è una scelta soggettiva e legata alla posizione per la quale ci si candida, all'estero inserire la presenza di figli sul cv è considerato un dato irrilevante ai fini della selezione.

Come aggiungere la presenza di figli su un cv

Se hai deciso di specificare di avere figli, su CVwizard.com puoi farlo nella sezione Contenuto alla voce Aggiungi Sezione: qui dovrai cliccare su Altro e compilare, tramite l'editor integrato, tutte le informazioni in modo da creare una sezione apposita che sarà inserita nel tuo documento finale.

La formula da usare per comunicare questa informazione può essere di due tipi:

1. Estesa

ovvero indicando il numero dei bambini e l'età di ciascuno. Questa opzione è raccomandabile nel caso in cui si voglia far presente implicitamente di avere delle necessità imprescindibili (per esempio bambini da portare a scuola, potenziali malattie legate all'età, etc)

2. Breve

ovvero indicando solo il numero dei figli, opzione raccomandabile quando non si vogliono dare troppe informazioni e ci si vuole limitare al minimo indispensabile.

Ricapitolando

  • I figli e la famiglia fanno parte di quella sfera personale che non è necessario menzionare su un cv;
  • Esistono dei vantaggi nel menzionare la presenza di figli sul cv ma esistono anche degli svantaggi;
  • Alcune volte e per determinate posizioni è bene specificare la propria situazione famigliare;
  • Se ci si candida per una posizione che richiede trasferimento altrove, questa informazione è imprescindibile.
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